giovedì 26 febbraio 2015

MILANO IERI E OGGI


Lezione del prof. L. Molinari
"Milano, la città che sale"

VIDEO QUI SOTTO
Le mura spagnole
Un secolo fa Milano era piatta

Prendiamo appunti
I grattacieli di Milano

I canali di Milano
Appuntamento alla primavera 2015 per l’apertura a Milano del nuovo Museo di Arte Contemporanea di Fondazione Prada.

Il Museo di Fondazione Prada sorgerà in largo Isarco, tra viale Ripamonti e corso Lodi, e ospiterà mostre ed eventi culturali volti alla promozione della ricerca, dello studio e della conoscenza dell’arte contemporanea.
Il progetto architettonico, a cura dello studio OMA di Rem Koolhaas, prevede, oltre alla costruzione di tre nuove strutture, anche la riqualificazione dell’area industriale dismessa del quartiere Lodi-Ripamonti e il restauro di alcuni edifici industriali risalenti agli anni Dieci del Novecento in stato di degrado.
Fondazione Prada: sarò conclusa a maggio 2015
Fondazione Feltrinelli a Porta Volta
Il nuovo edificio dove la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli  trasferirà la sua sede sorgerà nell’area di Porta Volta tra Viale Pasubio e Viale Crispi, nelle zone 1 e 9 del Comune di Milano. La nuova sede si svilupperà su circa 2.700 metri quadrati su cinque piani. Il progetto architettonico è firmato dallo studio internazionale di architettura Herzog & de Meuron.
Porta Volta 1 Il cantiere è avviato ed il completamento della costruzione è previsto per inizio 2016. Il piano terreno ospiterà una libreria Feltrinelli che avrà una superficie di circa quattrocento metri quadri. Il primo piano dell’edificio sarà occupato da uno spazio polifunzionale attrezzato per ospitare anche proiezioni ed eventi artistici dal vivo. Il secondo e il terzo piano saranno invece destinati alla zona uffici e alle aule per incontri e seminari in grado di ospitare complessivamente circa 160 persone. La sala lettura della biblioteca, infine, situata all’ultimo piano dell’edificio sarà dotata di postazioni di lettura multimediali.

giovedì 19 febbraio 2015

AMNESTY INTERNATIONAL: PENA DI MORTE E TORTURA NEL MONDO


Negli ultimi decenni molti Stati l'hanno abolita. Amnesty International distingue quattro categorie di Stati:

  • in 40 Stati al mondo la pena di morte è ancora prevista dal codice penale ed utilizzata (colore rosso);
  • 48 Stati mantengono la pena di morte anche per reati comuni ma di fatto non ne hanno fatto uso per almeno 10 anni (colore arancione);
  • in 7 Stati è in vigore ma solo limitatamente a reati commessi in situazioni eccezionali, ad esempio in tempo di guerra (colore giallo);
  • 100 Stati l'hanno abolita completamente (colore blu).
La pena di morte nel mondo:
██ Utilizzata come forma di punizione legale;

██ Non utilizzata ma non abolita;

██ Riservata a circostanze eccezionali (come crimini commessi in tempo di guerra);

██ Abolita per tutti i crimini.


Metodi di tortura nel mondo

A partire dal 2013, secondo le ricerche di Amnesty International sono stati utilizzati almeno 27 metodi di tortura, in alcuni casi in singole circostanze, in altri sistematicamente.
1. Pestaggi (calci, pugni e percosse con manganelli, calci dei fucili, tubi di gomma, mazze da baseball e bastoni stordenti) 
2. Scariche elettriche 
3. Frustate 
4. Finte esecuzioni 
5. Posizionamento di aghi sotto le unghie 
6. Bruciature con sigarette 
7. Ingerimento di acqua sporca, urina o sostanze chimiche 
8. Privazione del sonno 
9. Somministrazione forzata di droghe
10. Obbligo di radersi per i prigionieri di fede musulmana 
11. Getti di acqua gelida o bollente 
12. Fori di trapano sulle articolazioni 
13. Stupro e minaccia di stupro
14. Umiliazioni
15. Minacce di violenza contro il prigioniero o i suoi familiari
16. Privazione di acqua e cibo
17. Sottoposizione a temperature estreme (caldo/freddo) per lunghi periodi di tempo
18. Diniego di cure mediche
19. Applicazione di plastica fusa sulla schiena
20. Obbligo di rimanere in posizioni che provocanodolore
21- Isolamento prolungato
 22 - Soffocamento e semiannegamento ("wateboarding")
23 - Deprivazione sensoriale
24 - Condizioni disumane di detenzione
25 - Feritecon coltelli
26 - Aborto forzato o sterilizzazione forzata


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Cesare Beccaria

L'illuminista Cesare Beccaria è il primo a lottare contro la tortura e la pena di morte nella sua opera Dei delitti e delle pene (1764).

VIDEO

Storia della colonna infame, piazza Vetra ed il patibolo 

La storia della colonna infame una delle pagine più tristi della storia di Milano. Raccontata da Alessandro Manzoni che descrive l'ingiustizia di una confessione estorta con la tortura (dapprima era parte dei Promessi Sposi, poi ne fa un'operetta a parte). A Milano, in piazza Vetra era collocato il patibolo rimosso solo nel 1814.

martedì 10 febbraio 2015

sabato 7 febbraio 2015

EMERGENCY: "BASTA GUERRE!"

Dalla chirurgia di guerra all'impegno per la pace
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Emergency e Pappagalli verdi

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COSTITUZIONE ITALIANA

Articolo 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.